di Jocelyn Ford
Essere vedova e madre in Tibet è molto complicato. Le consuetudini dei tibetani stabiliscono che sul figlio minore ha giurisdizione assoluta la famiglia paterna.
E' per questo che Zanta, rimasta vedova, fugge con il suo bambino a Pechino per garantirsi quell’autonomia economica che le consenta di essere pienamente responsabile del suo piccolo.
E così la Cina, che perseguita da sempre i tibetani, diventa in questo caso rifugio per una donna che vuole emanciparsi. Ad aiutarla entra in campo la regista del film , l’americana Jocelyn Ford , che da osservatrice diventa protagonista del film stesso.